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Skincare femminile, maschile e unisex. Qual è la differenza?

da | 24 Giu 2020 | Blog | 0 commenti

Scopriamo insieme quali sono le differenze tra i prodotti cosmetici femminili e quelli maschili. Sempre che ci sia qualche differenza sostanziale.

Ai tempi dell’Antico Egitto, ben 5000 anni fa, il makeup e la skin care erano quello che avremmo definito gender-neutral o unisex. L’utilizzo di prodotti beauty era un modo,  sia per gli uomini che per le donne per rappresentare il proprio status e per piacere addirittura agli dei.

Questo approccio è stato mantenuto dai Persiani e anche dai Romani. Fa strano immaginarlo, visto che ce li immaginiamo dei machi rozzi e muscolosi, ma i soldati dell’Antica Roma usavano i cosmetici, e avevano adattato alla propria epoca le tecniche degli antichi egizi semplicemente per mostrare la loro vanità. Ebbene sì, anche oggi vi ho fatto cadere un mito.

Fu nel Medio Evo, epoca buia per qualsiasi cosa, che il mondo del beauty smise di essere unisex. La chiesa iniziò a bollare l’uso del makeup e della skincare come qualcosa di immorale e peccaminoso. Così la massa cominciò ad abbandonarne l’uso e i prodotti beauty rimasero nelle classi più alte o confinati a chi lavorava nel mercato del sesso a pagamento.

Ecco da dove arriva quel: “Togliti quel rossetto che ti fa sembrare una poco di buono!”, che ancora oggi si sente e che francamente spero nessuno lo debba sentire mai più.

Da allora i prodotti di makeup e di skincare sono sempre stati associati al mondo femminile, anche quando, nel Novecento, grazie all’industrializzazione, divennero prodotti accessibili a tutti.

A un certo punto le femministe hanno cercato in ogni modo di urlare al mondo che volevano essere trattate come gli uomini, perché non avevano niente di più e niente di meno di loro. Grandi passi sono stati fatti, ma la strada verso la parità è ancora lunga. Nonostante questo la parità dei sessi nel mondo del beauty è ancora lontana.

Skincare maschile e unisex

Alcuni brand oggi hanno una piccola linea pensata per gli uomini. Negli ultimi anni con l’avvento della K-beauty (la skincare coreana) ha iniziato a farsi spazio un’icona maschile con dei tratti più “gentili”, un po’ metrosexual potremmo dire.

Quanto meno si è cominciato a capire l’importanza anche per gli uomini di curare il proprio aspetto in generale. Questa consapevolezza si sta facendo spazio sempre più, cercando per la prima volta di cancellare quei retaggi che ci portiamo dietro sin dal Medio Evo e che hanno fatto sentire un uomo che vuole curare il proprio aspetto come se avesse qualcosa di sbagliato.

D’altronde l’uomo che non deve chiedere mai, non può mica mettersi una crema idratante, sai che figuraccia con gli amici.

Ad oggi e da pochissimo si sono fatti strada alcuni brand unisex, o gender-neutral, che magari non si sono nemmeno definiti così, ma hanno, con i loro packaging, i loro colori, il loro modo di fare marketing, cercato di togliere una connotazione specificatamente legata a uno dei due sessi.

I prodotti di skincare unisex non sono in effetti né nuovi, né innovativi, semplicemente rispondono a una domanda che per secoli è rimasta senza risposta: perché i prodotti di skincare devono esser categorizzati per sesso?

skincare unisex

Differenze tra la pelle maschile e quella femminile

Sì, la pelle degli uomini è leggermente diversa da quella delle donne. Questo è dovuto tendenzialmente alla quantità di ormoni. La pelle degli uomini è leggermente più sebacea, quindi più grassa ed è meno delicata. Quindi, in teoria, una distinzione si potrebbe fare. Ma in realtà siamo tutti diversi e anche tra il gentil sesso ci sono donne con la pelle più grassa di altre. Per cui la pelle di un uomo è semplicemente mediamente più grassa e meno sensibile di quella di una donna, tutto qua.

Quindi in definitiva, un uomo può tranquillamente comprare un prodotto che è contenuto in un packaging pensato per un pubblico femminile (basta ne cerchi uno adatto al suo tipo di pelle, cosa che devono comunque fare anche le donne).

La distinzione dei prodotti da uomo o da donna è quindi solo una trovata di marketing, figlia di un retaggio culturale che ci portiamo dietro da secoli. Non c’è una ragione per categorizzare questi prodotti su scaffali diversi, la differenza può stare a volte solo nel profumo e nel colore del packaging.

Poi, ovviamente, ci sono prodotti pensati per esigenze che sono tipicamente femminili o maschili, tipo i prodotti da barba ad esempio. Ma non c’è motivo per cui concettualmente ci debba essere una distinzione tra uno shampoo, un detergente o una crema viso. 

Conta di più il tipo di pelle, se è grassa o secca o che particolarità ha, ma non è certo il sesso della persona a comandare la scelta.

skincare unisex gender neutral

conclusioni

Quindi a prescindere che tu sia uomo o donna, quando cerchi un prodotto per la skincare fatti una semplice domanda: che pelle ho? Grassa, mista, secca, sensibile, acneica? 

Quando hai trovato la risposta, cerca un prodotto pensato per quel tipo di pelle. Chissenefrega se è per uomini o per donne.

E poi, diciamoci la verità non sarebbe più comodo poter condividere alcuni prodotti per la skincare con il nostro fidanzato o marito?

Certo, non tutti, perché comunque è molto probabile che le nostri pelli non siano uguali per tipologia (probabilmente lui avrà una pelle più grassa). Probabilmente però un detergente schiumoso andrà bene per lavare il viso di entrambi, così come un tonico esfoliante e una crema pelli miste. Che poi magari per lei potrà essere troppo poco ricca in inverno (dove di solito serve una crema più grassa), ma perfetta per lui tutto l’anno o quanto meno in inverno (se in estate preferisce scalare a qualcosa di ancora meno grasso e pensato direttamente per pelli grasse).

Insomma, credo che dopo tanti decenni di battaglie delle femministe, sia finalmente arrivato il momento di capire che gli uomini e le donne sono uguali, anche in termini di skincare. Il femminismo altro non è volere che gli uomini e le donne abbiano i stessi diritti, gli stessi doveri e le stesse opportunità.

E se anche la skincare nel suo piccolo può aiutare a far capire che dopotutto non siamo così diversi, ben venga. Perché la nostra pelle è uguale a quella di tutti gli altri, maschi o femmine che siano, e abbiamo il diritto e il dovere di prenderci cura dell’unico posto in cui vivremo per sempre: il nostro corpo e la nostra pelle, che ci delimita e protegge dal mondo esterno.

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