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Parabeni o Paramali?

da | 31 Mag 2019 | Blog | 0 commenti

I parabeni fanno male davvero oppure no?

L’acqua è meravigliosa, è fonte di vita. Ma è fonte di vita anche per microrganismi come batteri, funghi e muffe.

Per questo TUTTI i prodotti cosmetici che contengono acqua DEVONO essere conservati. E conservati per bene. Ecco arrivare in nostro soccorso i parabeni.

parabeni conserva prodotti cosmetici con conservanti

Ok, ma i parabeni cosa sono?

I parabeni sono dei conservanti.

Esistono parabeni che derivano da un acido che si trova nei mirtilli e nei lamponi (p-hydroxy-benzoic acid). Tendenzialmente peró nell’industria si utilizzano parabeni di sintesi.

I parabeni si usano da una vita. Sono stati scoperti nel 1924 e fin dagli anni ‘40 vengono usati nei cosmetici, negli alimenti e nei farmaci. Fino allo tsunami che li ha letteralmente investiti a inizio 2000 conservavano più del 90% dei cosmetici prodotti.

Perchè sono diventati i re dei conservanti nei cosmetici?

re dei conservanti parabeni

Costano poco, sono stabili, hanno un basso rischio di tossicità, si usano da molti decenni, sono tecnologicamente efficaci e soprattutto svolgono molto bene il loro compito di conservanti.

E cosa è successo?

Nel gennaio del 2002 un primo studio pubblicato sul Journal of Steroid Biochemistry and Molecular Biology, ha valutato l’attività estrogenica dei parabeni nelle cellule tumorali al seno. Oltre ad aver fatto alcuni studi sui ratti, hanno studiato 20 persone che utilizzavano deodoranti con parabeni (i deodoranti vengono utilizzati su zone sensibili, vicine alle ghiandole). Per quanto questa ricerca fosse ancora in fase embrionale e avesse bisogno di altri studi a supporto, più veloce della ricerca fu l’allarmismo mediatico.

Nel 2004 Philippa Darbre, una ricercatrice inglese, a seguito di una sua ricerca diventata molto popolare, che per ammissione degli stessi ricercatori, aveva molte lacune, si è lasciata sfuggire di fronte alla stampa che non avrebbe mai più usato deodoranti e invitava tutti a non usarli più (immaginate l’odore sui mezzi pubblici!).

deodorante conservanti cosmetici

Da lì è partita una fortissima campagna contro i parabeni, alcune YouTuber in Italia li chiamavano addirittura “Paramali”.

Così molte aziende, investite dallo tsunami mediatico, per non saper nè leggere nè scrivere, hanno iniziato a produrre prodotti senza parabeni.

In teoria, molto in teoria, sarebbe vietato pubblicizzare che un prodotto non contiene una sostanza concessa per legge. Ciò potrebbe screditare quella sostanza in modo ingiustificato agli occhi del consumatore (cosa che è successa in effetti ai nostri poveri Parabeni).

Nessuna ricerca allo stato attuale è riuscita a collegare i parabeni al cancro al seno. In particolare nel 2008 l’università di Nizza in una ricerca che vedeva di nuovo sotto accusa i deodoranti ha concluso scrivendo che “dopo aver analizzato tutta la letteratura disponibile in merito, non può essere identificata nessuna prova scientifica in favore dell’ipotesi (dell’incidenza del tumore al seno).” 

“Quindi possiamo affermare che la questione non costituisce un problema per la sanità pubblica, e appare inutile proseguire con ricerche su questo tema.”

La stessa AIRC, l’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro, conferma che il legame tra parabeni e cancro al seno non è dimostrato

Così è stato deciso: l’udienza è tolta!

PARABENI così è conservanti beautycologa

ALTERNATIVE ai parabeni

E qui vi do una tip da consumatore 2.0: storcete sempre il naso quando vedete un prodotto che si proclama SENZA.

Ad esempio chiedetevi: il suo sostituto sarà meglio o peggio?!? Alcuni prodotti SENZA parabeni utilizzano, ad esempio, al loro posto, l’imidazolidinil urea.

E che diavolo è ora l’imidazolidinil urea?!?

conservanti creme cosmetici

L’imidazolidinil urea è un cessore di formaldeide.

Molti anni fa tra i conservanti più utilizzati c’erano i cessori di formaldeide. Secondo l’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) la formaldeide è tra le sostanze considerate con certezza cancerogene per l’uomo.

Si, ma è la quantità che rende tossico un veleno. Per cui alle concentrazioni concesse dalla legislazione la nostra l’imidazolidinil urea è sicura. Facile capire però, perché i cessori di formaldeide, fossero diventati sempre meno di moda. D’altronde, se ho un’alternativa migliore perché non dovrei utilizzarla?

C’è una cosa che proprio mi manda in bestia del mondo della cosmesi:

perché io, consumatore, che sono spaventato dallo tsunami mediatico dei parabeni, per paura di un ipotetico rischio cancerogeno, non comprovato ancora da nessuna ricerca (ma poco importa), finisco per comprare un prodotto SENZA parabeni ma magari con un cessore di formaldeide?!?

Tu, che formuli il prodotto, se togli i parabeni, per una mia maggior sicurezza (metti il caso che si scoprisse che la Darbre ha ragione), dovresti quantomeno scegliere un conservante che non abbia una nomea peggiore! O almeno, questo è quello che io, che scelgo un prodotto SENZA, mi aspetto.

Ci sono altre alternative ai parabeni. Ma non sempre riescono a coniugare minori rischi ipotetici per la salute con le proprietà conservanti richieste per ottenere un prodotto sicuro. Ad esempio ci sono dei conservanti di origine naturale, i più famosi sono i derivati dai semi di pompelmo. Su questi tipi di conservanti prometto di scrivere qualcosa di specifico. Il discorso si farebbe lungo e, secondo me, vi sta già cadendo la testa sul tavolo.

bolla al naso parabeni

Conclusioni

Per ora, prendetevi queste poche nozioni sui parabeni, che ho davvero fatto fatica a sintetizzare (sì, lo so che non sembra!) e fatevele vostre. Non demonizzate i prodotti con Parabeni, non bevetevi tutto quello che vi urlano dalle confezioni dei prodotti, non credete a nessuno, nemmeno a me. Io cerco di informarmi il più possibile e più leggo e studio più trovo punti di vista differenti. Informatevi e fatevi una vostra idea, così come faccio io. Perché il sapere rende liberi, liberi di scegliere.


CREDITS:

Immagine corona: pixabay.com | Tutte le Gif: giphy.com |
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