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Oli essenziali: tutto l’essenziale da sapere

da | 20 Set 2019 | Blog | 0 commenti

Gli oli essenziali sono in concentrato di tutta la potenza della pianta da cui provengono. Rappresentano un ottimo attivo per la formulazione dei cosmetici

Come sapete non sono quella che difende a spada tratta tutto quello che è Naturale a discapito di un ingrediente “chimico”. Quando si scelgono gli ingredienti in un prodotto cosmetico io preferisco pensare all’efficacia e alla sostenibilità. Anzi parlerei di rispetto. Rispetto per la nostra pelle e rispetto per l’ambiente. Detto ciò, tendenzialmente preferisco le alternative naturali, quando esistono, perché normalmente sono più rispettose verso il nostro pianeta.

Tra gli attivi cosmetici naturali un posto nel mio cuore ce li hanno sicuramente gli oli essenziali.

Rappresentano la massima espressione di tutta la potenza racchiusa in una pianta. E per questo li trovo estremamente affascinanti.

La natura è piena di cose che sono allo stesso tempo affascinanti e potenti. Il mare, le montagne, i vulcani e anche i cavalli (animali che adoro per la loro eleganza e potenza). A tutte queste espressioni della natura bisogna avvicinarsi con estremo rispetto.  E questo vale anche per gli oli essenziali.

mare onde rispetto beautycologa
Per affrontare un’onda marina ci vuole rispetto. Così come per ogni forma della natura che ci troviamo davanti. Specie quelle più potenti e spesso per questo più affascinanti

Essenze vs oli essenziali

Vi sarà capitato di trovare in vendita delle fragranze, di solito vendute per essere utilizzate con i bruciatori di essenze. Nella stragrande maggioranza dei casi queste essenze non sono oli essenziali, ma essenze artificiali (anche se talvolta le comunicazioni in etichetta cercano di confonderci).

Sono delle essenze artificiali che riproducono i profumi naturaliquindi ottime se volete solo profumare la casa, ma non hanno nulla a che vedere con un olio essenziale e tanto meno possono vantare le sue proprietà.

Quindi fate i consumatori 2.0 e non fatevi infinocchiare dal venditore di oli essenziali tarocchi.

A parte leggere gli ingredienti, potreste facilmente accorgervi di non essere di fronte a un olio essenziale se trovate varie profumazioni tutte allo stesso prezzo. Gli oli essenziali hanno prezzi estremamente diversi l’uno dall’altro, perché questi variano in funzione del tipo di pianta estratta, dalla sua disponibilità e resa in olio finale. Alcuni oli sono poco costosi, come quello di lavanda o quello degli agrumi.

Altri, come quelli dei fiori (sì, lo so la lavanda è un fiore, ma rispetto agli altri è estremamente più generosa), sono costosissimi (quello della rosa di damasco arriva a costare svariati migliaia di euro per litro).

bruciatore di olii essenziali

Come utilizzare un olio essenziale

Gli oli essenziali, come dicevo, vanno maneggiati con cura, attenzione e rispetto. Sono naturali, sì, ma non innocui. Meglio non utilizzarli mai direttamente sulla pelle, perché la stragrande maggioranza di loro potrebbe, creare episodi di sensibilità alla pelle, alcuni potrebbero addirittura “ustionarla” (effetto dermo-caustico). Per questo devono essere “veicolati” all’interno di un olio o un grasso (all’interno di creme o lozioni ad esempio) o all’interno di alcol nel caso di prodotti acquosi.

Alcuni tutorial e siti on-line consigliano di mettere alcune gocce di olio essenziale nell’acqua in cui si fa il bagno o in quella utilizzata nei risciacqui. Nulla di più sbagliato. Perché gli oli essenziali galleggiano sull’acqua e non si mischiano (come dicevo prima si solubilizzano solo in alcol o grassi). L’unico modo per poter aggiungere un olio essenziale a dell’acqua è quello di aggiungere un solubilizzante (alcol, olio o anche il sapone, può andar bene anche il bagnoschiuma).

Fate attenzione perché altrimenti quella goccia di olio essenziale non solubilizzandosi finisce direttamente a contatto con la vostra pelle. Non sapete dove e con quali effetti. Quindi ancora una volta, portategli rispetto.

mai utilizzare un olii essenziali puri sulla pelle beautycologaMai usare un olio essenziale puro sulla pelle

Come beneficiare della potenza di un olio essenziale

Inalandolo

Vi ricordate come faceva la vostra mamma quando eravate raffreddati? Pentolone di acqua bollente, qualche goccia, 1-2 al massimo di olio essenziali (di solito menta, eucalipto e simili) e vi ci metteva la testa sopra coperta da uno straccio. Ecco questo è un modo. Ricordatevi di non eccedere con le quantità. Ma potrebbe andare bene anche mettere qualche goccia di olio essenziale sul cuscino prima di andare a dormire.

Gli oli essenziali sono talmente potenti che riescono a svolgere egregiamente il loro compito anche solo “respirandoli”.

A contatto con la pelle

Gli oli essenziali riescono a penetrare la pelle e trasferire all’interno del nostro corpo tutta le loro proprietà. Ma come dicevamo prima, non usateli puri sulla pelle. Massaggiateli sulla pelle mettendo 1-2 gocce di olio essenziale prima in un olio (di mandorle o jojoba) oppure in una crema corpo neutra e solo dopo applicatelo sulla pelle: mi raccomando.

agrumi olii essenziali

Metodi di estrazione

A seconda del tipo pianta, i metodi di estrazione sono diversi:

  • Spremitura: metodo costoso e utilizzato quasi esclusivamente per le bucce degli agrumi. Non alterando termicamente la droga, questo metodo garantisce un’ottima qualità dell’olio estratto. Avete presente quando sbucciate un arancio e la buccia inizia a spruzzare un liquido? Quello è olio essenziale. Che esce dai pori della buccia quando la spremete (dalla vostra pelle escono i punti neri, da quella degli agrumi olio essenziale, ognuno ha le sue fortune)
  • Con la distillazione in corrente di vapore si mette la pianta da distillare all’interno di un grosso contenitore (immaginate un serbatoio di acciaio per il vino); questo viene chiuso con un coperchio che è collegato ad una serpentina di raffreddamento. Sul fondo dell’alambicco (cosi si chiama il sistema di distillazione per ottenere oli essenziali) ci sono una serie di ugelli dove arriva il vapore d’acqua a 110°C che, interagendo con le membrane vegetali della pianta, fa fuoriuscire i suoi oli essenziali. Trasportati quindi all’esterno i vapori si raffreddano e si ottengono 2 prodotti, l’olio essenziale ed il suo idrolato: questi due liquidi vengono separati per differenza di densità ottenendo, alla fine, l’olio essenziale puro 
  • La distillazione a fuoco diretto è il metodo più antico. La differenza con la distillazione in corrente di vapore consiste nel fatto che la pianta viene immersa direttamente nell’acqua che viene fatta bollire con il fuoco diretto sotto la caldaia.
  • E’ possibile fare la distillazione in corrente di vapore sottovuoto che consente di usare temperature più basse per conservare ancora meglio gli oli essenziali ottenuti.

conclusioni

Per quanto amo gli oli essenziali aprire un blog a parte solo per loro. Per oggi mi fermo qui ma prometto che nel corso del tempo vi presenterò gli oli essenziali più utili nel campo della cosmesi.

Voi nel frattempo ogni volta che ne maneggiate uno, portategli rispetto e lui vi ricompenserà con tutta la sua potenza.


CREDITS:

immagini: unsplash.com
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