Come vi avevo già raccontato in questo articolo, sono diventata una degli autori di articoli scientifici del Cosmetic Technology, la più importante rivista italiana di Scienze Cosmetologiche. Un vero onore per me.

Come tema della mia seconda review ho scelto la luce blu. Un tema su cui devo dire avevo parecchi preconcetti. Da anni il marketing cosmetico ci ha continuato ad allertare sui danni che gli schermi luminosi quali Tv, schermi del pc, telefoni… possono provocare sulla nostra pelle.

Ovviamente, da quando siamo finiti tutti in smart-working a causa della pandemia i messaggi riguardo a cosmetici da utilizzare per proteggersi dalla luce blu degli schermi si sono moltiplicati.

La mia diffidenza sul tema era dettata dal fatto che ero cosciente che la scienza non aveva mai evidenziato che la luce blu emessa dai device elettronici potesse creare problemi alla nostra pelle, e a me parte un prurito insostenibile ogni volta che chi fa marketing tenta di vendere lucciole per lanterne, esattamente come in questi casi.

Così quando ho iniziato a scandagliare la letteratura scientifica, sicura di non trovare nulla di interessante, mi sono dovuta ricredere. E sì, i device elettronici continuano a non aver dimostrato di esser in grado di creare danni sulla nostra pelle, ma al Marketing del cosmetico è passato inosservato che c’è una fonte di luce blu ben più forte che effettivamente è in grado di creare danni sulla pelle umana:

IL SOLE

incredibile che quella palla infuocata che sta lassù sia riuscita a nascondersi così bene dalla maggioranza degli uomini/donne del marketing delle aziende cosmetiche (e fino ad allora anche da me). In più la miglior strategia che si può utilizzare per proteggersi da questi raggi non è rappresentata dai normali ingredienti utilizzati nei prodotti che proteggono dalla luce blu.

Sconvolgente vero?

Avremo modo di parlarne, anche perchè su questo tema ci ho lavorato molto anche dopo la stesura della review uscita sul CT, mi sono infatti messa ovviamente a studiare una formula ad hoc nata appunto dalle informazioni che ho raccolto nella letteratura scientifica e che spero potrò presentarvi tra qualche mese.

Ad ogni modo la prima pagina della mia review è questa, dove trovate anche il riassunto in italiano e in inglese.

Se siete curiosi e volete leggerlo tutto gli amici del CT mi hanno dato un codice sconto per poter  acquistare scontato del 50% l’abbonamento online alla rivista, con il vantaggio che per tutta la durata dell’abbonamento, si possono visionare e/o scaricare anche i pdf di tutti numeri arretrati. 

A questo altro link travate l’abbonamento online, mentre se vi interessa comprare il singolo numero, a questo link trovate il numero 6, sull’anti-aging, che contiene la mia review sulla Luce blu, (il numero singolo costa 8 €, ma non vi viene scontato con il mio codice).

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BEAUTYCOLOGA2022

Come sapete non mi piace tenere per me le cose che ho studiato e imparato ma adoro poterle condividere con gli altri (è così che è possibile il progredire della scienza, ognuno mette a disposizione quello che ha scoperto/imparato agli altri, in modo che questi ultimi possano partire direttamente da quel punto).

Così eccomi qui, nel mio piccolo, a condividere con voi le mie fatiche per fare il punto della situazione ad oggi sulla luce blu