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Escina: un aiuto per i capillari e contro i gonfiori

da | 24 Nov 2021 | Blog

L'escina è un ingrediente che deriva dall'ippcastano utile in caso di fragilità capillare

Avete mai sentito parlare di escina?

No?!? Fate male e ora vi spiego perché.

Cominciamo con il dire che l’escina è una sostanza contenuta nell’ippocastano (Aesculus hippocastanum). Avete presente le castagne matte? Ecco, sì, non si possono mangiare, ma la loro pianta è tutt’altro che inutile.

 

beautycology

L’ippocastano è una pianta che rientra di diritto tra i rimedi della medicina tradizionale proprio perché viene utilizzata ampiamente da secoli. I suoi estratti venivano già utilizzati nel tempo per trattare emorroidi, vene varicose, ematomi e problemi venosi in genere. Ma fermiamo un attimo gli entusiasmi.

Mi è già successo infatti di trovare estratti di piante utilizzati da tempo immemore all’interno della medicina tradizionale che non avessero però trovato un riscontro effettivo della loro efficacia all’interno del consenso scientifico.

Come sapete sono Brianzola e noi brianzoli siamo famosi per esser gente pragmatica che guarda al sodo, per questo sono andata a cercare cosa ne pensa il consenso scientifico dell’estratto di ippocastano e in particolar modo dell’escina che contiene.

Della serie: sarà solo Marketing o c’è anche sostanza?

Bene, cominciamo.

Cos’è l’escina

L’escina, sostanza contenuta nell’ippocastano, è stata isolata per la prima volta nel 1953.  

È conosciuta per le sue proprietà anti-gonfiore (è efficace contro quelli che i dermatologi chiamano “edemi”), è un ottimo anti-infiammatorio e dulcis in fundo è anche venotonica, ovvero aiuta a mantenere toniche e in forma vene e capillari fragili. Dovete sapere che quando i capillari sono fragili “trasudano” del liquido che si riversa così nei tessuti provocando gonfiore e l’escina aiuta le loro pareti a essere più impermeabili.

La sua efficacia è stata in realtà studiata tantissimo, infatti non è raro trovarla anche in pomate da usare contro gli ematomi, le contusioni, varici ed emorroidi. Insomma, non è solo un ingrediente cosmetico ma viene ampiamente utilizzata anche in dispositivi medici.

Ora vi starete chiedendo a che cosa possa servire all’interno di un cosmetico.

L’uso dell’ippocastano in cosmetica è in realtà diffuso, da decenni si può trovare all’interno di prodotti come shampoo, dentifrici, ma anche creme per il corpo, per il viso o specifiche per le gambe o i piedi, nei detergenti come bagno schiuma o docciaschiuma, detergenti intimi e prodotti per la prevenzione delle emorroidi. Spesso l’escina viene usata in basse percentuali (tra lo 0,25% e lo 0,5) ma si può arrivare anche a percentuali del 3%.

Cosa può fare l’escina

Uno dei motivi per cui viene maggiormente utilizzata l’escina è in caso di problemi circolatori e situazioni correlate. In questi casi viene usata sia all’interno di gel, ma viene anche presa per bocca, risultando efficace in caso di vene varicose, flebiti e sindromi post-trombotiche. È ottima per trattare condizioni post-traumatiche o post- operatorie o situazioni di insufficienza venosa cronica. Ovviamente in questi casi di solito non si parla di cosmetici ma di farmaci o dispositivi medici.

Gli estratti di ippocastano hanno dimostrato infatti, non solo in vitro ma anche in vivo, di essere venotonici, ovvero riescono a rendere più forti le vene e riescono a proteggere i tessuti che stanno attorno ai capillari. Quando ci sono problemi ai capillari, questi ultimi diventano molto permeabili e liquidi misti a proteine escono dal sistema vascolare riversandosi nei tessuti, causando del gonfiore. Questo riversamento di liquidi inoltre fa sì che nei tessuti circostanti si degradi l’acido ialuronico. Quindi possiamo dire che l’escina è in grado di preservare indirettamente l’acido ialuronico presente nei tessuti della nostra pelle, mica male, eh!

Questo avviene spesso nelle gambe (dove i capillari soffrono maggiormente) ma anche nella zona del contorno occhi.

Uno dei problemi che spesso accompagna l’insufficenza venosa è la panniculopatia edematosa (un’infiammazione del grasso sottocutaneo che porta a noduli nelle zone delle cosce e del seno). Bene, si è visto che l’uso di escina è stato utile nel trattare anche questa condizione.

L’estratto di ippocastano ha poi anche un forte effetto antiossidante, in particolare riduce la produzione di radicali liberi e i danni da loro causati, e per questo aiuta a diminuire i segni dell’invecchiamento.

Ma non sono queste le sue uniche proprietà: è anti-batterica e anti-virale, dimunisce i rossori e può essere sinergico con alcuni filtri solari.

Sembra assurdo ma in alcuni test l’escina si è dimostrata in grado di aumentare l’SPF di 4/6 punti quando viene inserita in una formula che contiene un particolare filtro solare: il octylmethoxycinnamate. Il perché succeda, ancora non si è capito, ma quel che si sa è che da solo però non riesce a proteggere dai raggi UV.

beautycologa escina

Azione dell’escina

  • anti-edemi (gonfiori) e anti-infiammatorio
  • venotonico (rinforza vene e capillari)
  • anti-rossore
  • protegge le vene
  • antibatterica
  • antivirale
  • antiossidante
ippocastano escina

Dove trovare l’escina nei cosmetici

Per quanto si possa utilizzare in tantissimi prodotti diversi, è un ingrediente assolutamente molto utile nelle creme o gel per le gambe, che spesso hanno problemi venosi, ma anche per aiutare una parte delicata e complessa come il contorno occhi in cui le vene e soprattutto i capillari possono perdere qualche colpo e dove si possono formare delle borse causate da gonfiori. Nel caso in cui le borse non siano però dovute a gonfiore ma da grasso periorbitale che si è spostato a causa della naturale gravità terrestre, beh… l’escina non potrà venire in vostro soccorso.

 

 Bibliografia:

Gallelli, Luca. (2019). Escin: a review of its anti-edematous, anti-inflammatory, and venotonic properties. Drug Design, Development and Therapy. Volume 13. 3425-3437. 10.2147/DDDT.S207720.

Belcaro, Gianni & Dugall, Mark & Maramaldi, Giada & Togni, Stefano & Giacomelli, Luca. (2016). Under eye-bags in healthy subjects: evaluation of the effects of a new escin-based cosmetic cream in an eight-week study. Minerva oftalmologica. 58. 65-69.

Wilkinson, J.A. & Brown, A.M.G.. (2000). Horse Chestnut – Aesculus Hippocastanum: Potential Applications in Cosmetic Skin‐care Products. International journal of cosmetic science. 21. 437-47. 10.1046/j.1467-2494.1999.234192.x.

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