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Detergenti per l’Infanzia

da | 4 Mar 2024 | Blog | 0 commenti

La pelle dei più piccoli è diversa da quella degli adulti. Per questo i detergenti per l'infanzia devo avere delle caratteristiche precise.

Quando ci si ritrova un frugoletto tra le braccia si ha un po’ paura di sbagliare qualcosa, di fargli del male inavvertitamente. Un bimbo è così piccolo, indifeso e fragile. In più, se è nostro figlio, rappresenta un po’ la continuazione di noi stessi. Non ho figli per cui, in effetti, non posso davvero capire, ma posso solo immaginare che l’amore per un figlio sia forse la forma più alta di amore che esista.

Con la voglia di non sbagliare nulla per lui/lei anche quando si tratta di cercare i cosmetici giusti per il proprio cucciolo la paura di sbagliare diventa tanta.

Partiamo dalle basi. Non sono un dermatologo, ma provo a spiegarvi l’ABC della differenza che c’è tra la pelle di un bambino e quella di un adulto.

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LA pelle dei bambini

Lo spessore dello strato corneo di un adulto è circa il doppio rispetto a quello di un bambino. Le lamelle che formano lo strato corneo sono più piccole e anche il derma (lo strato che sotto lo strato corneo) ha uno spessore minore. 

Sappiamo che la nostra pelle ha un pH acido, questo perché un ambiente acido riesce a far meglio da barriera e scaccia un po’ di batteri e microrganismi che potrebbero far danno sulla nostra pelle. 

La pelle di un bambino ha un pH un po’ più alto (diciamo che se un adulto ha circa pH 5-5,5, un bimbo ha un pH cutaneo compreso tra il 6 e il 7,4). La capacità di tamponare il pH, ovvero quella di riportare la pelle al suo naturale pH è scarsa nei più piccoli.

Come se non bastasse la secrezione sebacea è scarsa (il sebo ci protegge creando un film lipidico) e in generale il film idrolipidico è scarso.

Quindi tolto il momento in cui si è appena appena nati e ci sono ancora in circolo gli ormoni estrogeni della mamma che rendono la pelle più grassa (ecco spiegata l’acne neonatale e la crosta lattea), tendenzialmente la pelle dei bambini è secca.

Aggiungiamoci anche che i melanociti ancora non lavorano bene e quindi rischiano di scottarsi ben prima di un adulto e la flora saprofita è in evoluzione, quindi non hanno una grande difesa contro le forme patogene.

Ok, dopo queste informazioni sono certa che se già avevate paura di far qualche danno a vostro figlio, ora siete ancora più spaventati.

Ma la legge ci viene in soccorso e il Regolamento Cosmetici (CE) n.1223/2009 (Allegato I) pone molta attenzione ai prodotti creati per bambini di età inferiore ai 3 anni e richiede una valutazione di sicurezza più approfondita e specifica.

Tendenzialmente sui bimbi piccoli si usano maggiormente due famiglie di prodotti: i detergenti e gli idratanti (creme, cremine e affini).

Partiamo dai detergenti.

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Detergenti per l’infanzia

Quando si parla di detersione infantile, quello che si deve fare è rimuovere secrezioni potenzialmente irritanti come la saliva, le urine e le feci, le secrezioni nasali, lo sporco in genere e i batteri patogeni. Se un bimbo rimane esposto a certe sostanze per un tempo prolungato (specie in zona pannolino)  rischia arrossamenti, infezioni, irritazioni. Quindi detergere è importantissimo, ma va fatto  in modo delicato, per non rischiare di compromettere la già bassa idratazione di una pelle così poco sebacea. 

Detergenti per contrasto

I prodotti per bambini hanno normalmente un mix di tensioattivi studiati per migliorarne la tollerabilità. Le micelle che si formano (non sapete cosa sono le micelle? Andate a leggere qui) sono di grandi dimensioni e questo le rende meno irritanti.

Quindi per riassumere possiamo dire che un detergente pensato per i più piccoli ha di solito, o comunque dovrebbe avere queste caratteristiche:

  • Micelle più grandi e quindi meno irritanti
  • Un pH isodermico (compreso tra il 6 e il 7)
  • Un mix di tensioattivi detti mild (anfoteri e non ionici)
  • Degli ingredienti surgrassanti, che possano rendere meno aggressivi i tensioattivi
  • Poco profumo o nessun profumo
  • Un sistema conservante adeguato (tutti i prodotti cosmetici in generale hanno bisogno di essere conservati)

Ovviamente i detergenti che contengono tensioattivi non sono gli unici che si possono usare per detergere la pelle di un bambino. Se siete delle Pro della doppia detersione forse avete già capito dove voglio andare a parare, altrimenti vi consiglio alla fine dell’articolo di andare a vedere questo articolo.

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Detergenti per affinità

Ci sono dei prodotti a base oleosa che detergono per affinità con i grassi misto a sporco che abbiamo sulla pelle. Sono in assoluto i più delicati per la pelle perchè svolgono anche un’zione restitutiva. Ovvero restituiscono alla pelle parte degli oli (del film idrolipidico) che vengono rimossi con la detersione. Vengono definiti Bath oil. In queste formulazioni non è sempre corretto usare solo e soltanto oli vegetali (amanti dell’eco-bio non avetecela con me). Alcuni oli sono più instabili di altri, irrancidiscono più facilmente, si ossidano. Questo può creare qualche problema e aumenta la possibilità di una crescita microbica.

Attenzione: la stragrande maggioranza dei prodotti definiti “oli detergenti” in commercio non contengono oli o li contengono in minima parte (1%-2%). Lo so che sembra assurdo ma è così. Hanno una texture che al tatto può sembrare oleosa ma in realtà contengono glicerina che gli dà quel tocco simil-untuoso. Questi prodotti non detergono per affinità e non possono avere un’azione restitutiva. In realtà rientrano tra i detergenti che detergono per contrasto. Lo so, siete molto confusi e lo capisco. Ma gli oli costano. Costano più dell’acqua e della glicerina che fi norma sono sempre i primi due ingredienti che vedete comparire nella lista ingredienti di questi prodotti. Quindi, se cercate un vero detergente oleoso leggete la lista ingredienti, mi raccomando.

Per questo, e ripeto, lo so che me ne sentirò di tutti di colori da parte degli estremisti dell’eco-bio, la Paraffina liquida essendo inerte non ha questo problema, non irrancidisce ed è super mega stabile. In più non è comedogenica, è inodore e inerte, non è allergizzante ed essendo semi-occlusiva riesce a far si che la pelle non si disidrati eccessivamente. Quindi, lo so che sto dicendo qualcosa che farà storcere il naso a molti, l’uso di paraffina liquida nei prodotti per bambini o per le pelli atopiche o con problematiche cutanee è senza dubbio un’ottima scelta. Peccato che per anni il mercato abbia raccontato le cose diversamente per come stanno a livello scientifico.

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conclusioni

Lo so che vaselina, paraffina e altri derivati dal petrolio derivano da una fonte non rinnovabile e se vogliamo bene al nostro pianeta, che sarò quello in cui vivranno e cresceranno i nostri figli dobbiamo cercare sempre di più di impattare meno sull’ambiente.

D’altra parte io vi racconto le cose come stanno, il consenso scientifico di oggi. Poi sta a voi consumatori consapevoli, quando scegliere in un modo e quando scegliere in un altro. Si tratta tutto di rischi e benefici

Questo voglio fare, non dirvi cosa fare, ma farvi capire le cose e rendervi liberi di scegliere con la vostra testa. Sempre.


CREDITS:

immagini: unsplash.com
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