Home » Blog » Estratti della liquirizia: Usi in cosmetica

Estratti della liquirizia: Usi in cosmetica

da | 19 Gen 2022 | Blog | 0 commenti

L'Acido Glicirretico è un ingrediente lentivo , idratante e anti-infimmatorio. Ottima per pelli acneiche, irritate, sensibili e anche atopiche.

Oggi voglio parlarvi di un ingrediente che mi piace tantissimo, che deriva  dalla liquirizia ed è molto apprezzato anche dai dermatologi proprio per le sue proprietà.

Tenete conto che già Plinio nel suo Naturalis Historia decantava le doti degli estratti di liquirizia, pare che i Romani usassero questa pianta già allora per curare la tosse, contro i problemi di sterilità e per curare le ulcerazioni gastriche.

Nella medicina tradizionale cinese la liquirizia si usa contro i brufoli e l’acne, ma anche contro le infezioni del cavo orale e non solo.

Tutte le proprietà vantate dalla liquirizia sono in realtà racchiuse dentro le molecole dell’acido glicirretico.

Oggi voglio farvi capire perché la liquirizia e i suoi derivati sono così utili in cosmetica.

Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, ovviamente io ne parlerò del suo in campo cosmetico.

Potreste trovare in etichetta la GLYCYRRHIZA GLABRA ROOT EXTRACT, che altro non è che l’estratto della radice di liquirizia.

La molecola più attiva contenuta al suo interno è l’acido glicirretico. Nella pianta della liquirizia sono contenute delle saponine tri-terpeniche (mamma che parolone) che vengono definite come acido glicirrizico (glicirrizic acid) che per idrolisi danno l’acido glicirretico (detto anche aglicone della glicirizina).

Immagino di avervi perso con queste nozioni astruse di chimica, ma voglio più che altro che capiate un concetto.

Potreste trovare in un cosmetico l‘acido puro o un estratto della radice di liquirizia. Se è il caso dell’estratto è importante vedere se il produttore dice che l’estratto che ha utilizzato è “titolato“.

Se è “titolato” non vuol dire che ha dei titoli, tipo Dott., Ing. ecc, ma che è stata misurata la quantità di acido glicirrizico che contiene. Le piante non sono tutte uguali e senza titolazione non possiamo sapere se quell’estratto è più o meno efficace di altri. Per cui se contiene un estratto titolato possiamo star più sicuri che sia un prodotto di qualità. Perchè è vero che l’estratto è più completo e contiene anche altre sostanze ma la molecola che più ci interessa è in realtà una sola.

liquirizia glicirretico beautycologa

Azione anti-infiammatoria

La nostra pelle può reagire a degli stress (allergie, prodotti irritanti), arrossendo e provocando prurito.

Uno degli effetti del cortisone, prodotto dal nostro corpo, è quello di placare il nostro sistema immunitario (proprio perchè sta reagendo con troppo vigore a certi tipi di stress). Placandolo, riesce a contrastare le infiammazioni.

L’acido glicirretico è chimicamente molto simile al cortisone che produciamo naturalmente nel nostro corpo e per questo, come i cortisonici inseriti in una pomata, riesce a calmare la pelle diventata iper-reattiva.

L’acido glicirretico viene utilizzato in molti prodotti ad azione lenitiva, come dopobarba, doposole, prodotti per bambini e anti acne.

Le concentrazioni di solito variano dallo 0,001% al 2%. E’ molto ben tollerato dalla pelle e infatti è stato dimostrato che non crea sensibilizzazioni, non è irritante  nè foto-tossico nemmeno al 6%. Dunque: efficace e non dà neppure sensibilizzazioni, cosa volere di più?!?

L’acido glicirretico è ottimo per calmare i rossori, gli eritemi e aiuta a far passare il prurito che di solito accompagna dermatiti ed eczema. Ottimo anche per chi soffre di psoriasi. Si presta anche per chi ha delle eruzioni cutanee dovute a delle allergie.

Tutte queste reazioni della pelle altro non sono che variazioni sul tema delle dermatiti atopiche, dei problemi cronici di natura infiammatoria. Per questo l’acido glicirretico, grazie alle sue spiccate qualità anti-infiammatorie si presta davvero in tutte queste situazioni, in apparenza molto diverse.

liquirizio glicirretico beautycologa

L’effetto barriera

La pelle è la nostra barriera verso il mondo esterno, per questo è importante che sia in salute. Una pelle in salute è una barriera efficace contro sostanze tossiche o agenti patogeni.

Inoltre, la pelle ci aiuta a mantenere costante la temperatura interna del nostro corpo, nonostante l’ambiente possa essere più caldo o più freddo. Ci protegge dalle radiazioni (sì, ci protegge ma noi la dobbiamo aiutare mettendo le creme solari).

Per questo averne cura e utilizzare i cosmetici corretti non è solo un vezzo.

Lo strato più superficiale della pelle è fatto da un muro di mattoncini (i corneociti) che sono tenuti insieme dal cemento intercorneocitario, una matrice intercellulare lipidica (fatta di grassi).

Nelle persone atopiche questa barriera non è più efficiente come dovrebbe, è molto secca e poco elastica. In queste condizioni possono permeare maggiormente allergeni o microrganismi poco simpatici come l’Herpes virus o lo Staphilococcus aureus. E vi assicuro che non vengono dai vostri corneociti sventolando la bandiera della pace.

Se una pelle sana sarebbe in grado di far da barriera, in questo caso la pelle risponde in modo anomalo e fa partire una risposta immunitaria a questi brutti cattivoni (che siano microrganismi, detergenti più o meno aggressivi, sostanze di varia natura).

L’azione anti-infiammatoria dei corticosteroidi riduce la risposta immunitaria della pelle, e per questo calma il prurito e fa passare le lesioni che vediamo sulla pelle. Usare certi tipi di prodotti per periodi molto prolungati è sconsigliato. D’altra parte è giusto seguire quello che consiglia il vostro dermatologo, perché anche applicazioni troppo poco prolungate non portano a risolvere la situazione. Seguite sempre le cure che vi dà il vostro dermatologo. Lui vi conosce e sa come curavi al meglio.

beautycologa liquirizia

Gli ingredienti occlusivi creano un effetto barriera

Per donare nuovamente a questa pelle secca il suo effetto barriera si usano creme molto idratanti ed emollienti, che aiutino la pelle occludendola, così da non far evaporare troppa acqua.

Ma visto che le cose facili non ci piacciono mai, le pelli atopiche, che essendo ipersuscettibili non sopportano più nulla, potrebbero a una certa non sopportare più nemmeno la “troppa occlusione” e reagire anche a questo, che fino ad allora sembrava aver placato le sue ire.

E se ve lo chiedete, ecco spiegato perché spesso nei prodotti per le pelli atopiche invece dei grassi vegetali si usano vaselina e oli di paraffina. Semplicemente perché essendo inerti sono più facilmente tollerati dalla pelle che ha questi problemi (sì, più facilmente tollerati di grassi vegetali).

Insomma la pelle atopica a un certo punto non sopporta più nulla, saponi, eccipienti, attivi. Fa di tutta l’erba un fascio e manda a quel paese tutti. Compresi i poveri portatori di questo tipo di pelle che non sanno più che pesci pigliare. E’ proprio a quel punto che sbuca lui: l’estratto della radice di liquirizia e l’acido glicirretico

Usi dell’estratto di liquirizia e dell’acido Glicirretico

L’acido glicirretico, contenuto nell’estratto di radice di liquirizia da una parte è lenitivo e idratante, dall’altra è anche un valido anti-infiammatorio.

E’ dimostrato essere perfetto non solo per chi ha la pelle irritata o atopica, ma anche per chi soffre di acne.

Diminuisce il prurito e le lesioni diventano meno visibili.

Essendo molto ben tollerato è perfetto per le pelli super sensibili, che per un non nulla possono scatenare una reazione allergica.

Riesce anche a bloccare i radicali liberi che vorrebbero formarsi e che potrebbero creare dei danni follicolari. Tipici di pelli acneiche e con rosacea.

L’acido glicirretico agisce anche contro Candida Albicans, e per questo sembra essere una buona alternativa ai classici rimedi per trattare la candida.

Effetto della Liquirizia sulle macchie cutanee

Spesso la liquirizia viene presentata come un attivo efficace nell’agire sulle macchie cutanee. La prima ricerca che ha iniziato a studiare l’effetto dell’estratto di liquirizia sulla tirosinasi (un enzima responsabile della produzione di melanina, quella che rende visibili le macchie) è stato fatto nel 2003. Si sono seguite altre ricerche in merito che affermano che la liquirizia possa agire sulle macchie cutanee, ma riguardo a questa attività, anche se siamo a buon punto, non si è formato un consenso scientifico forte quanto quello riguardo alle altre attività che vi ho descritto.

Quindi?

L’estratto di liquirizia è un attivo promettente per quanto riguarda l’attività sulle macchie cutanee, stiamo alla finestra a vedere cosa ci riserva il futuro, nel frattempo se dovete acquistare un cosmetico che sia attivo sulle macchie e questo contiene un estratto o un derivato dalla liquirizia ben venga, perchè le prime evidenze dicono che sia efficace sulle macchie, ma è bene che contenga anche degli attivi che hanno un’efficacia sulle macchie ben più consolidata, come la Niacinamide, la Vitamina C, gli AHA, il retinolo, l’Acido azelaico… in modo da esser certi che questi ultimi attivi possano davvero agire sulle macchie.

Conclusioni

Spero vi sia chiaro ora in quali tipi di prodotti potete trovare l’acido glicirretico. Questo derivato dalla liquirizia è ottimo per migliorare la pelle di chi ha psoriasi, eczemi, dermatiti allergiche, ma anche per chi, soffrendo di acne ha una pelle irritata e arrossata.

Per queste sue caratteristiche anti infiammatorie spiccate è perfetto anche in tutti quei casi in cui è stata irritata da qualcosa che abbiamo fatto su lei. Quindi è perfetto per calmare la pelle arrossata dal sole, dopo la barba o post-epilazione. Io di questo ingrediente mi sono già innamorata e voi?

BIbliografia:

Perioli, Luana & Vergoni, Valentina. (2013). Acido 18beta-glicirretico e impieghi dermatologici. Kosmetica.

Andersen, F.A.. (2007). Final Report on the Safety Assessment of Glycyrrhetinic Acid, Potassium Glycyrrhetinate, Disodium Succinoyl Glycyrrhetinate, Glyceryl Glycyrrhetinate, Glycyrrhetinyl Stearate, Stearyl Glycyrrhetinate, Glycyrrhizic Acid, Ammonium Glycyrrhizate, Dipotassium Glycyrrhizate, Disodium Glycyrrhizate, Trisodium Glycyrrhizate, Methyl Glycyrrhizate, and Potassium Glycyrrhizinate1. International Journal of Toxicology. 26. 79-112. 10.1080/10915810701351228.

Dastagir, G. & Rizvi, M.A.. (2016). Glycyrrhiza glabra L. (Liquorice). 29. 1727-1733.

Kowalska, Agnieszka & Kalinowska-Lis, Urszula. (2019). 18β‐Glycyrrhetinic acid: its core biological properties and dermatological applications. International Journal of Cosmetic Science. 41. 10.1111/ics.12548.

Nerya, O., Vaya, J., Musa, R., Izrael, S., Ben-Arie, R., & Tamir, S. (2003). Glabrene and isoliquiritigenin as tyrosinase inhibitors from licorice roots. Journal of agricultural and food chemistry51(5), 1201–1207. https://doi.org/10.1021/jf020935u

Pastorino, G., Cornara, L., Soares, S., Rodrigues, F., & Oliveira, M. (2018). Liquorice (Glycyrrhiza glabra): A phytochemical and pharmacological review. Phytotherapy research : PTR32(12), 2323–2339. https://doi.org/10.1002/ptr.6178

Chen, J., Yu, X., & Huang, Y. (2016). Inhibitory mechanisms of glabridin on tyrosinase. Spectrochimica acta. Part A, Molecular and biomolecular spectroscopy168, 111–117. https://doi.org/10.1016/j.saa.2016.06.008

Sarkar, R., Arora, P., & Garg, K. V. (2013). Cosmeceuticals for Hyperpigmentation: What is Available?. Journal of cutaneous and aesthetic surgery6(1), 4–11. https://doi.org/10.4103/0974-2077.110089

Peptidi Botox Like

Peptidi Botox Like

Diciamo la verità: i peptidi Botox Like catturano davvero l'attenzione, anche perchè, come dice la parola stessa,...

Acido Glicolico

Acido Glicolico

Appena si parla di rinnovamento cellulare ecco che viene subito tirato in ballo lui: il mitico Acido Glicolico.   E’...

Paraffina Liquida

Paraffina Liquida

Oggi ho deciso di parlavi di un ingrediente che di norma scuote sempre gli animi, anche perché negli ultimi anni è...

0 commenti

Invia un commento

Pin It on Pinterest

Share This