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Punti neri. Cosa sono e perché si formano

da | 16 Set 2020 | Blog | 0 commenti

I punti neri sono il cruccio di chiunque. Scopriamo insieme cosa sono, come si formano e come possiamo evitare queste impurità

Credo solo pochi fortunati possano dire di non aver provato odio e disprezzo almeno una volta nella vita per i punti neri.

Oggi voglio spiegarvi cosa sono e come si formano.

Come si forma un punto nero

La nostra pelle ha dei pori e questi pori, a dispetto di quello che avete sentito in giro, non si possono né aprire né chiudere e tantomeno far sparire, anche perché se ci sono e qualcuno li ha inventati è perché servono.

Nemmeno il vapore li fa aprire, rende solo, attraverso il calore, il sebo più fluido e gli permette di fuoriuscire più facilmente.

Dato che non possiamo chiuderli o farli sparire, quel che si può fare è provare a renderli più piccoli, minimizzarli e far in modo che siano meno ostruiti e quindi facciano scorrere più facilmente il sebo.

Sì, perché un poro è una cavità da cui fuori esce il sebo e il sebo è super utile. Sì, lo so che state facendo una faccia schifata perché il sebo fa un po’schifo a tutti, ma è così. Insieme all’NMF (il Fattore Naturale di Idratazione) il sebo forma il film idrolipidico. Quest’ultimo altro non è che la nostra crema, emulsione naturale che la nostra pelle produce per proteggersi.

Il film idrolipidico è la crema fatta da Madre Natura, per cui è la migliore di tutte, e su questo non si discute.

Sì, però non è che è sempre tutto perfetto e sia il film idrolipidico che il sebo possono non essere esattamente come dovrebbero.

Infatti il sebo, i pori e tutto quello che ci sta attorno non sono sempre come dovrebbero essere e cambiano pure nel tempo. Per questo il sebo può scorrere più o meno bene attraverso il dotto di uscita, e se si blocca, trac che si formano le impurità. Le motivazioni, as usual, possono essere varie:

  1. la larghezza del foro di uscita del nostro poro
  2. La viscosità del sebo (sì, la composizione può variare)
  3. La pressione che le pareti del poro esercitano per far uscire il sebo

beautycologa punti neri comedoni

La larghezza del foro in uscita

Avete mai usato un sac a poche? Ecco provate a immaginare il nostro poro come come un sac a poche e il sebo come alla crema pasticcera.

Più il foro di uscita è piccolo e più farà fatica a uscire il sebo contenuto all’interno. Sia per la dimensione del foro in sé, sia per via degli ostacoli che si trova davanti (residui di trucco, cellule morte, sporco…)

sac a poche beautycologa punti comedoni
credi: wikimedia commons

La Viscosità / densità del sebo

Se poi la crema pasticcera è super densa farà più fatica a uscire dal foro del sac a poche e se non esce prendendo aria diventerà secca, dura e più scura formando un tappo proprio sull’uscita (ecco il perché i punti neri hanno la punta scura e secca, non è sporco ma sebo secco e ossidato).

Il sebo poi a temperature diverse è più o meno fluido. Ecco perché in estate siamo più “lucidi”. Semplicemente perché il sebo, più fluido, esce con più facilità sulla superficie della pelle.  

Oltre alla temperatura può esserci altro a variare la fluidità del sebo. Essendo infatti composto da più sostanze, ognuna in grado di diventare fluida a temperature diverse, se la composizione del sebo varia, varia anche la fluidità che può avere a una determinata temperatura. Tenete conto che la composizione del sebo può  variare da persona a persona e da periodo a periodo per la stessa persona.

In definitiva, le cose semplici mai, ma portatevi a casa che più il sebo è fluido, meno potrà formare comedoni.

Ecco spiegato anche perché la paraffina difficilmente potrà aiutare a formare comedoni. Sì perché la paraffina rimane fluida anche a temperature ben inferiori allo zero e per questo si usa anche come lubrificante per le auto, se diventasse denso sai che casino in inverno! Ora capite è davvero difficile poter pensare che la paraffina possa ostruire i pori.

beautycologa paraffina lubrificante

Pori che si ostruiscono

Dato che avete capito che non funziona mai tutto alla perfezione, a volte succede che il sebo non riesca ad uscire come dovrebbe e si incastra, si blocca nel poro. 

Il sebo infatti dovrebbe scorrere in modo continuativo sulla nostra pelle per lubrificarla e aiutare a fare da barriera.

E perché diavolo dovrebbe bloccarsi? Magari perché si bloccano dei residui di pelle morta (i cheratinociti a fine carriera) proprio sul foro di fuoriuscita del sebo. Residui di pelle morta che non siamo riusciti a dissolvere per bene perchè i meccanismi che mette in atto la nostra pelle non ce l’hanno fatta, o perché non ci siamo detersi come si deve.

Ma potrebbe anche essere colpa di un MakeUp non rimosso la sera prima di andare a dormire, dello sporco della giornata che è rimasto sul viso…

Insomma possono esserci più fattori in grado di portare ad avere sulla nostra pelle sostanze che ostruiscono il poro e quindi il passaggio di fuoriuscita del sebo.

Per questo la prima regola fondamentale per una corretta skincare è la detersione. Senza un’accurata detersione non potremo andare molto lontani.

detersione skincare beautycologa

 

Ma possono esserci altri fattori che possono peggiorare la situazione:

 

  • Quando prendiamo parecchio sole può succedere che si formino più comedoni e questo è dovuto al fatto che i raggi UV provocano un ispessimento delle pareti del dotto del poro, si dice infatti che a causa di troppo sole il follicolo di kertinizza.
  • Ovviamente anche quando occludiamo la pelle per parecchio tempo (ad esempio indossando per parecchie ore al giorno una mascherina) si possono creare più comedoni, proprio perché occludendo la pelle fiscamente creiamo una barriera alle normali attività della nostra pelle. E mi sa che in questo periodo di Covid 19 abbiamo sperimentato in molti l’effetto di un’occlusione fisica sulla nostra pelle.

mask punti neri bianchi beautycologa

La pressione sulle pareti del poro

Si diceva che possono essere le pareti a creare una pressione per far uscire il sebo dal poro. Ma se non spremiano con le dita i punti neri, ecco, non è che nei pori ci sia qualche pompa che si sprema. Per cui in realtà non è che ci sia sta gran pressione che fa fuoruscire il sebo. 

Il sebo deve alla fine essere in grado di fuoruscire da solo. 

E’ vero, i peli hanno un muscolo erettore (quello che fa sollevare i peli quando ci viene la pelle d’oca) e il muscolo erettore quando si muove “massaggia” il poro e aiuta il sebo a uscire. In effetti se ci pensate dove abbiamo peli di maggior dimensioni e quindi con muscoli erettori più grossi è più difficile che si formino comedoni. Però ovvio, non è che stiano lì a muoversi per il sebo, loro pensano solo a muovere il loro pelo. Questo è solo un side effect.

In più possiamo aiutare noi i pori a liberarsi dal sebo oltre che con la spremitura di punti neri che deve essere fatta o dall’estetista o comunque come ve la farebbe un’estetista, con la corretta detersione. 

Fateci caso: dove riusciamo a sfregarci meglio mentre ci detergiamo se formano meno punti neri, dove facciamo più fatica (tipo nelle pieghe del naso o delle orecchie) se ne formano comunque di più. Ecco perché è importante fare attenzione durante la detersione e massaggiare bene tutte le parti del viso.

Conclusioni

Se siete riusciti ad arrivare fino a qui credo che i punti neri non avranno più segreti per voi e se inizierete a fare una skincare corretta, partendo da una detersione fatta bene sono certa diventeranno solo un lontano ricordo.


CREDITS:

Gif: giphy.com
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